La meditazione è semplice. Proprio perchè è semplice, sembra difficile. La nostra mente è abituata ad avere a che fare con problemi difficili, e ha completamente dimenticato come rispondere alle cose semplici della vita. Più una cosa è semplice, più sembra difficile alla mente, perchè la mente è molto efficiente nel risolvere cose difficili. É stata addestrata a risolvere cose difficili, non sa come affrontare quelle facili.
Se è presente la mente, non c’è meditazione. Nel momento in cui la meditazione accade, la mente scompare. La mente non ha mai incontrato la meditazione…com’è possibile che possa vedere quale scopo si raggiunge con la meditazione?
La meditazione è semplice, la nostra mente è complicata. Proprio perchè è semplice ci sembra difficile. Ci piacerebbe fare molte cose e non c’è niente da fare: questo è il problema. É un grande problema, perchè ci è stato insegnato che dobbiamo fare molte cose. Chiediamo che cosa dobbiamo fare, e meditazione significa uno stato di non-fare: non dobbiamo fare niente, dobbiamo fermare ogni fare. Dobbiamo essere in uno stato di totale inazione. Anche pensare, in un certo senso, è fare: lasciamo andare anche quello. Avere sensazioni, in un certo senso, è fare: lasciamo andare anche quello.
Fare, pensare, avere sensazioni: se tutto viene lasciato cadere, tu semplicemente esisti. Questo è essere. Ed essere semplicemente è meditazione. É molto semplice. Nel grembo di tua madre eri in questo spazio. In meditazione entrerai di nuovo nello stesso spazio. E ti ricorderai.
Non dobbiamo mai pensare alla meditazione in termini di successo, perchè questo significa portare anche in quella dimensione la mente conquistatrice, la mente egoista. In questo caso la meditazione diventa un gioco del nostro ego. Non pensiamo in termini di successo o fallimento: questi termini non sono applicabili al mondo della meditazione. Dimentichiamo tutto ciò. Questi sono termini della mente, sono comparativi. E questo è il problema: probabilmente abbiamo visto che gli altri hanno avuto successo, hanno raggiunto la meta. Molto spesso non succede niente perchè ci aspettiamo troppo che qualcosa succeda.
Meditazione non è altro che un tornare a “casa”, un semplice riposarsi un po’ all’interno del proprio essere. Non si tratta di cantare mantra, neppure di pregare: è solo un tornare a “casa” e riposarsi un po’. Meditazione è non andare da nessuna parte, è un essere semplicemente dove si è: non esiste altro luogo..il semplice essere dove siamo, occupare lo spazio in cui ci troviamo: questo è meditazione! La meditazione non è un lavoro, un compito da svolgere: è pura beatitudine. Andando sempre più in profondità, incontreremo il centro del nostro essere, dimensioni sempre più luminose. La meditazione è in sè la scienza di estrarre dall’oscurità una consapevolezza sempre più vasta. Il solo modo per riuscirvi è essere ogni giorno, nelle ventiquattro ore, quanto più possibile consapevoli. Qualsiasi cosa può diventare un veicolo per la tua crescita consapevole, dunque contempla ciascuna delle tue abitudini e fa’ in modo consapevole, come gesto voluto, ogni tua azione quotidiana.
Qualcuno chiese al Buddha: “Come dobbiamo meditare?”
Il Buddha rispose: “Qualsiasi cosa facciate fatela con consapevolezza, questa è meditazione. Camminando, camminate con attenzione, come se camminare fosse tutto; mangiando, mangiate con consapevolezza, come se non esistesse null’altro; alzandovi, alzatevi con consapevolezza; sedendovi, sedetevi con consapevolezza. Tutte le vostre azioni diventano consapevoli, la vostra mente non fluttua più oltre questo istante, resta nel presente, si assesta nel presente: questo è meditazione”.
La meditazione non è una pratica disgiunta dalle azioni quotidiane. La meditazione non è altro che il nome per definire una vita vissuta con consapevolezza: non è una pratica che dura un’ora.
Meditazione significa essere nel momento, non abbandonare questo momento all’incosapevolezza.
Jhonny